Basta pubblicare immagini standard: ecco 3 alternative

immagine
Indice dei contenuti

Lo so, è un riflesso incondizionato. Hai un post da spingere sui social e vuoi utilizzare le migliori immagini per valorizzare il contenuto e regalare una visual experience degna di questo nome ai tuoi fan e follower. Niente di male, mi sembra giusto: le immagini catturano l’attenzione del lettore e lo portano a cliccare.

Ma sui social puoi diversificarti rispetto all’articolo pubblicato sul blog. In un contesto in cui le informazioni sono rapide, si muovono con una velocità differente, puoi pretendere qualcosa di più rispetto alla classica immagine presa da Unsplash o da Gratisography. Ottime fonti, ben inteso, ma puoi sfruttare altre soluzioni. Ecco qualche esempio:

Immagini quote

Il primo passo per ottenere un visual migliore sui social è semplice: puoi creare delle quote, delle citazioni. Ovvero delle immagini che contengono un testo ripreso da una fonte. Due sono le soluzioni: il testo appartiene a un personaggio più o meno famoso; il testo esalta un passaggio del tuo articolo. In entrambi i casi deve essere un contenuto rappresentativo, capace di informare ed emozionare.

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quote
Recite, un tool per creare immagini quote

Concentrati sulla condivisione social: in molti casi la citazione racchiusa nell’immagine è il titolo del post, mentre nella didascalia viene inserita una stringa di testo differente per descrivere il contenuto e stuzzicare l’interesse dell’utente. Per creare una citazione visual puoi utilizzare uno dei tanti tool in circolazione, strumenti specifici per la creazione di quote visual, oppure puoi sfruttare Canva: questa risorsa ti permette di creare dei piccoli capolavori visual grazie a un comodo sistema per inserire un numero infinito di banner e decorazioni. Per approfondire:

Meme, eCards

Esatto, anche i meme sono immagini che possono essere utilizzate durante la condivisione dei tuoi post. Prima di continuare, però, è necessaria una precisazione: cosa sono i Meme? Prendo il concetto base da Wikipedia: il Meme è un’idea – ma anche uno stile o un’azione – che si propaga attraverso Internet, spesso per imitazione, diventando improvvisamente celebre. Il Meme, quindi, può diventare un’immagine semanticamente condivisa che racchiude una serie di significati.

meme

La rete offre decine di archivi dedicati ai Meme che, in modo completamente spontaneo e incontrollabile, si sviluppano all’interno dei social diventando contenitori di significati. Ecco un esempio: Batman che prende a ceffoni Robin in un fumetto. Grazie ai Meme Generator puoi inserire qualsiasi frase e adattare l’immagine al tuo post.

Oltre ai classici Meme c’è un altro formato visual che puoi utilizzare per arricchire la condivisione dei tuoi contenuti sui social: sto parlando delle eCards, ovvero immagini con un contenuto testuale e visual che racchiudono un motivo satirico. Queste soluzioni (Meme ed eCard) sono particolarmente virali in una nicchia che condivide il tuo codice comunicativo, ma non sempre il pubblico conosce i significati di questi contenuti visual.

ecard

GIF e Cinegraphic

Ok, le immagini ci sono. Hai caricato qualsiasi tipo di contenuto visual statico sui social. Adesso puoi andare oltre e concentrarti con le GIF, ovvero quelle sequenze di immagini in movimento che hanno caratterizzato il Web 1.0 e che si sono sviluppate grazie alle sub-culture attive su su Tumblr e Reddit.

Lavorare sulle GIF è facile: la maggior parte dei social permettono l’upload di questo formato (tranne Facebook). Grazie ai tool presenti online puoi creare una GIF in pochi minuti, anche partendo da video Youtube. Le GIF attirano l’attenzione, sono divertenti, racchiudono significati complessi da definire con semplici immagini e parole.

Ci sono archivi infiniti di GIF che hanno trovato la loro evoluzione nelle Cinegraphic. Ovvero GIF particolarmente curate che riprendono all’infinito una scena di una pellicola famosa. Per quanto riguarda il settore data storytelling, invece, ci sono le Gifographic. Ovvero infografiche che sfruttano l’animazione delle GIF per rendere ancora più efficace la presentazione dei dati (guarda l’esempio proposto da Neil Patel). Una manciata di risorse utili:

Ora tocca a te: quale soluzione vuoi sfruttare per curare il visual delle tue condivisioni? Credi che sia sufficiente usare un’immagine?

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